Il Corpo Bandistico di Coredo ha una storia moderna, che vive nei giorni nostri, e una antica, fatta di sussulti. A mantenere il filo della storia rimangono i vecchi ottoni di Boemia.
Il 16 novembre 1925 i pompieri di Coredo fondano la fanfara "procurando gli strumenti a proprie spese e col proprio danaro" (art. 2 dello statuto). Gli strumenti vengono acquistati in Boemia, dove esisteva una fiorente industria strumentale che un pompiere Giuseppe Inama conosceva molto bene. Le intenzioni sembrano ottime, le idee chiare, la fanfara è "un piccolo corpo musicale" che potrà utilizzare anche suonatori estranei al gruppo, in mancanza di pompieri. Si provvederà quanto prima a dotare il corpo di un'uniforme e si prevede di costituire una fascia al braccio con il distintivo della lira e il berretto. La Fanfara nasce dunque nel 1925 ma muore subito dopo aver accompagnato un funerale a Coredo, prima e ultima esibizione, quasi la beffa di un'autocondanna. Gli strumenti vengono stipati in un armadio in canonica e lì restano fino alla metà degli anni Cinquanta.
E' forse nel 1955 che si tenta di rimettere in piedi la fanfara e chi si muove attivamente in questo tentativo é il capocoro Tullio Leonardelli che dirige qualche prova all'asilo.
Poi silenzio fino al 1960 quando il nuovo parroco, che è di Brez, presta gli strumenti alla banda del suo paese impegnandola a suonare a Coredo nei giorni delle solennità religiose. Il che avvenne una volta, pare per una Prima Comunione, e poi più nulla. È il terzo fallimento nella storia della povera fanfara che non ce la fa nemmeno a trasmigrare.
Il silenzio dura questa volta oltre quindici anni, fino al giorno in cui, esattamente cinquant'anni dopo la stesura, Giuseppe Pancheri trova fra le carte di casa l'originale dello statuto della vecchia fanfara, ne parla con alcuni amici il giorno dei santi, primo novembre 1976, nel "vout de la ragnatela", dove viene presa la decisione di rifondare la banda e si prepara per il giorno dopo una spedizione di recupero degli strumenti depositati nell'armadio e di quelli ancora a Brez, ma formalmente di proprietà dei pompieri. C'è un documento agli atti, con le firme dei fondatori e quella del comandante dei vigili del fuoco, Remo Rizzardi, al quale vengono riconsegnati gli strumenti per la successiva assegnazione formale alla banda. (vedi allegati: “operazione fanfara” e Verbale 1 e 2 novembre 1976)
MARTINELLI GIAMPIETRO
DALLA TINA SERGIO
PANCHERI GIUSEPPE
CAPORILLI DOMENICO
CALDANA DINA
CRISTOFORETTI LIDIA
E' uno dei fondatori Sergio Dalla Tina che inaugura ufficialmente il giorno dopo il libro dei verbali chiamando la banda "CORPO BANDISTICO DI COREDO" aperta a tutti, anche ad elementi di altri paesi dell'altipiano della Predaia. Nessuno scopo di lucro, ma l'obiettivo di ridare vita a quel poco di tradizione bandistica avviata stentatamente con la vecchia fanfara: quindi finalità di tipo educativo, culturale, folckloristico e ricreativo. Da quel giorno anche la nostra banda è entrata a far parte del grande mondo bandistico trentino: una realtà dalle radici profonde che rappresenta la migliore tradizione dei nostri paesi, delle nostre valli e della nostra regione, che coinvolge i trentini che amano la musica e lo stare insieme in armonia.
Nello statuto, approvato dall'assemblea dei soci (attivi, sostenitori e onorari) il 18 febbraio 1977 è prevista dunque la cessione degli strumenti, da parte dei vigili del fuoco, alla banda di Coredo che li restituirà in caso di scioglimento perchè vengano affidati ad altro corpo. Pare che la storia conservi in queste carte una doverosa raccomandazione.
Da quell'assemblea costituente del 18 febbraio 1977 esce anche la prima direzione:
PRESIDENTE: VICEPRESIDENTE: CONSIGLIERI: COMANDANTE DEI VVF: |
GIAMPIETRO MARTINELLI FAUSTO RIZZARDI BRUNO SICHER SERGIO DALLA TINA ADOLFO RIZZARDI REMO RIZZARDI GIUSEPPE PANCHERI |
Nello statuto infatti è prevista la presenza di diritto, quale membro effettivo, il comandante o un suo delegato dei Vigili Volontari del Fuoco di Coredo.
La banda viene affidata al maestro Sebastiano Caserotti. La direzione si impegna a trovare una sede e il Comune offre subito lo scantinato del Municipio che è stato adibito per lungo tempo a deposito di formaggi. La banda ancora non c'è; ci sono 13 strumenti e i corsi di orientamento diretti dallo stesso Caserotti che parte da zero con un primo gruppo di circa sessanta ragazzi, mentre la direzione decide l'acquisto di clarinetti e apre un credito di un milione e mezzo delle vecchie lire alla Cassa Rurale. Il libro dei verbali ricorda tutto, la direzione si riunisce ogni due mesi, esamina ogni problema, segue passo passo la banda, annota ogni spesa.
I primi passi musicali sono molto lenti, il debutto avviene il 10 Settembre 1978 in teatro, per il trentesimo anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale Santa Croce. Quella che si presenta al pubblico è una piccola banda, 14 elementi, ma il risultato è soddisfacente. Un anno dopo i bandisti saranno 25. A Caserotti succedono Roberto Deflorian, Roberto Simonetti e Pompeo de Concini che porta la banda al secondo concerto, il 6 dicembre 1981, per Santa Barbara, patrona dei pompieri. C'è ancora un legame simbolico con i pompieri, a ricordo delle antiche origini.
Nel 1983 il maestro Pompeo de Concini lascia la direzione della banda.
Il posto di direttore viene occupato da un musicista alla prima esperienza di direzione ma che si dedica fin da subito con grande pazienza agli allievi curando da solo i quattro corsi di orientamento, ance, ottoni, percussioni e teoria, il maestro Walter Marini.
In questi 15 anni di direzione il Corpo Bandistico di Coredo vive un momento di intensa attività bandistica nel proprio comune partecipando a manifestazioni paesane e turistiche; in valle a rassegne bandistiche e feste patronali; in Trentino e fuori regione in provincia di Modena, Milano e Bologna; in Austria a Innsbruck e in Germania a Tettnang.
La banda suona con i vestiti "della festa", ognuno il suo, ed è soltanto nel 1984, in occasione di un incontro pasquale con i bandisti e familiari che si fa strada l'idea della divisa, o meglio di un costume che riporti all'attenzione moderna il modo di vestire degli antenati della valle di Non "al de cà da l'aca", un costume che riscopra il passato legandolo al presente e dia forma e sostanza a una tradizione locale. Il progetto viene dibattuto e approfondito all'interno della direzione, che si affida alla consulenza di uno studio esterno sotto la spinta del Presidente Martinelli. Il costume diventa realtà nel 1986. Raffigura gli abiti tradizionali della cerimonia del matrimonio della gente nonesa benestante della fine dell' Ottocento, mentre un anno dopo si completa con l'acquisto del cappello di panno nero con fascia di velluto blu.
Visto che il vestito tradizionale nuziale femminile non comprendeva la giacca, e visto che le condizioni climatiche della nostra zona non consigliano sempre l'uso delle maniche corte, nel 1992 è stata realizzata una giacca femminile sullo stile del periodo del costume.
Nel 1993 dopo vari studi è stato realizzato lo stemma del Corpo Bandistico, raffigurante lo stemma di Coredo racchiuso in una lira musicale, con i tradizionali colori paesani: il giallo e blu, che viene poi ripreso anche sullo stendardo fatto nel 2007.
La banda è sempre stata formata da componenti giovani che provengono dal mondo della scuola e in molti casi ha offerto un arricchimento musicale tale da aprire la strada al Conservatorio.
Nel corso di questi 15 anni si sono succeduti diversi presidenti:
1976 - 1986 1986 - 1989 1989 - 1992 1992 - 1995 1995 - 2004 |
GIAMPIETRO MARTINELLI SERGIO DALLA TINA MARCELLO MALFATTI MASSIMO MASCOTTI CLAUDIO PURIN |
e diversi maestri
1976 - 1978 1978 - 1979 1979 - 1980 1980 - 1984 1984 - 1999 1999 - 2005 dal 2005 |
SEBASTIANO CASEROTTI ROBERTO DEFLORIAN ROBERTO SIMONETTI POMPEO DE CONCINI WALTER MARINI LUIGI TOMMASINI ROSANNA LORENZONI |
In questo periodo nell'organico della banda c'è un continuo ricambio di bandisti anche se un gruppo di fedelissimi fa da traino alle nuove leve. Nel 1997 è stato festeggiato il ventesimo anno di fondazione della banda, con vari festeggiamenti. Per l'occasione è stata ospitata a Coredo la VII Rassegna delle Bande delle Valli del Noce.
Nel 1998 viene lasciata la storica sede situata nei "vouti del Comun" per la ristrutturazione dell'edificio comunale e per qualche anno la banda viene gentilmente ospitata nell'edificio della Cassa Rurale d'Anaunia a Coredo in attesa di una nuova sala più capiente ed accogliente sempre nell'edificio comunale.
Nel 1999 il maestro Walter Marini lascia la direzione della banda per dedicarsi alla direzione del Coro Sette Larici e a lui succede il maestro Luigi Tommasini.
Nel 2001 la banda si sposta nella sua nuova sede che è stata completata anche grazie al lavoro dei bandisti.
In questi anni grazie al Presidente Claudio Purin nasce una convenzione con l'Istituto Comprensivo di Taio, che viene rinnovata tutt'ora ogni anno e tramandata tra dai diversi dirigenti che si sono succeduti. É una sorta di agevolazione per gli alunni delle medie dei paesi di Vervò, Tres, Taio, Priò, Mollaro e Segno che possono avvicinarsi alla nostra realtà bandistica attraverso i corsi di formazione che vengono svolti dopo l'orario scolastico presso l'edificio di Taio anzichè a Coredo.
Negli anni il numero degli allievi della banda aumenta notevolmente e nel 1999 la parte organizzativa passa alla Scuola Musicale Eccher di Cles che si occupa di raccogliere le iscrizioni, stabilire orari e assumere maestri qualificati, anche se si fa riferimento sempre alla Federazione dei Corpi Bandistici Trentini. Durante la direzione del maestro Tommasini la banda affronta un cambiamento nell'organico con l'entrata di nuovi allievi mentre qualche bandista “anziano” lascia il posto a nuova linfa... Sono diversi i concerti ma ricordiamo soprattutto nel 2002 la prima partecipazione della banda alla manifestazione dei Vouti, presenza che è rimasta viva col passare degli anni.
Nel 2002 si festeggiano i 25 anni di attività con la premiazione di alcuni bandisti, tra cui Chini Giulio per i 30 anni di attività che rimane tutt'ora colonna portante della banda.
Nella primavera del 2003 il teatro Dolomiti di Coredo ospita la rassegna degli allievi delle bande della Valli di Non e Sole diretta dalla scuola musicale Eccher di Cles.
In questi anni nasce un'iniziativa estiva organizzata dalla federazione delle bande, che vede gli allievi impegnati in una settimana in musica sul monte di Mezzocorona. Se all'inizio l'adesione da parte degli allievi è stata minima col passare degli anni il passa parola della bellissima esperienza si diffonde rapidamente e arriva a contagiare ben 17 allievi nel 2009. L'esperienza di vivere una settimana assieme ad altri allievi delle bande del Trentino è un'occasione di scambio culturale, di condivisione e di instaurare nuove amicizie.
In questi anni si aggiungono delle figure nuove all'interno del Direttivo: segretario e cassiere, che prima erano compiti dello stesso Presidente, ma anche responsabile dei costumi, dell'ordine della sede, un rappresentante dei bandisti minorenni.
Nel 2004 la presidenza passa da Claudio Purin a Massimo Mascotti e all'inizio dell'anno 2005 il maestro Luigi Tommasini lascia la direzione della banda.
Il 2005 è un anno di svolta nella storia del Corpo Bandistico di Coredo.
La direzione si tinge di rosa.. eh sì la bacchetta passa alla maestra Rosanna Lorenzoni che in precedenza seguiva le lezioni del corso strumentale di flauto. È la prima volta nella storia delle bande della Val di Non che una donna dirige una banda, inizia così un'altra pagina di storia...
A settembre la direzione prende una decisione importante e cambia il soggetto formatore per i corsi di formazione musicale bandistica, si lascia quindi la scuola musicale Eccher per proseguire con la scuola della Federazione. La direzione decide di istituire una figura di responsabile dei corsi che faccia da tramite tra allievi, Federazione e Direttivo. I corsi vengono gestiti dalla banda mettendo a conoscenza la Federazione che assume i maestri, che devono seguire i programmi didattici con udienze, pagelle e esami di fine anno.
Sin da subito si comincia a lavorare per gestire un numero elevato di allievi che col passare degli anni arriva a 57, provenienti da tutto l'altopiano della Predaia. Ogni anno a fine corsi si organizza il saggio degli allievi che vedono partecipi anche le amministrazioni comunali dell'altopiano ed è bello vedere che la passione per la musica fa sparire i vecchi campanilismi.
La banda nella sua attività,passo dopo passo, continua la sua storia con concerti e corsi riuscendo a collaborare anche con le scuole: – materna nel partecipare alle festicciole natalizie
– elementare: dove la maestra Rosanna svolge attività musicali
– medie: gli alunni/allievi/bandisti possono partecipare alle lezioni di musica a scuola con gli strumenti in dotazione. Anche il Presidente Mascotti continua la convenzione con l'Istituto comprensivo di Taio e il giudizio di fine quadrimestre dei nostri allievi viene preso in considerazione nella materia scolastica di musica.
Si cerca la collaborazione con altre associazioni musicali del paese per allietare feste natalizie o la S. Messa per festeggiare la Patrona della musica S. Cecilia.
La banda partecipa agli eventi istituzionali e religiosi della comunità di Coredo, alle manifestazioni storiche anche al di fuori del comune: 100° della ferrovia di Trento Malè; festeggiamenti per padre Eusebio Chini a Segno; manifestazioni di Castel Thun; manifestazioni gastronomiche in Trentino e in provincia di Milano; festeggiamenti per i 55 e 60 anni della Federazione a Trento; partecipa alle serate per le associazioni organizzate dalla Cassa Rurale d'Anaunia; continua a partecipare alla mostra dei presepi durante il periodo di Natale e alla manifestazione dei vouti a Coredo; partecipa alla mascherata Coredana esibendosi ad ogni edizione vestita a tema.
Con l'estate 2005 la maestra Rosanna Lorenzoni, visto l'elevato numero di allievi, propone al direttivo di formare la banda giovanile di Coredo detta affettuosamente”bandina”, che ha come scopo quello di far continuare a coltivare la passione della musica ai nostri allievi anche durante il periodo estivo per poi proseguire a settembre coi corsi di formazione musicale e in un secondo momento portarli ad essere a tutti gli effetti bandisti. Il repertorio è scelto con cura dalla maestra Rosanna per permettere a tutti gli allievi, anche quelli che sono al primo anno di strumento di cimentarsi con la musica di gruppo. Con il passare degli anni oltre alle esibizioni estive ai concerti del Corpo bandistico di Coredo nel proprio comune si sono aggiunte anche le partecipazioni a piccole rassegne di bande giovanili a Revò, Lavis e Sfruz, e proprio il confronto con altre realtà giovanili ha reso ancora più viva nei ragazzi la passione di suonare.
Inoltre la bandina suona alla manifestazione dei vouti e quest'anno ha partecipato suonando in sfilata con la banda a Trento per i festeggiamenti del 60° anniversario di fondazione.
Nel 2007 la banda ha il suo gonfalone grazie al contributo dell'amministrazione comunale di Coredo.
Nel 2009, grazie al bandista Malfatti Mauro, viene ideato il sito del Corpo Bandistico www.bandacoredo.it e viene anche aperta una pagina su facebook curata dal bandista Marco Inama.
Nello stesso anno la direzione della banda sceglie come soggetto formatore per i corsi di formazione musicale bandistica la scuola musicale Il Diapason di Trento, che assume tutti gli insegnanti già presenti negli anni precedenti: Rosanna Lorenzoni per la classe di flauto e la teoria e solfeggio, Ivan Lorenzoni per la classe di clarinetto, Gianni Mascotti per la classe di ottoni, Daniela Trentini per la classe di sassofono e Daniela Palma per la classe di percussioni. Nel 2010 la scuola il Diapason propone una settimana estiva chiamata “bandus” nell'altopiano della Predaia presso il rifugio Sores dove gli allievi partecipanti passano una settimana immersi nel verde e nella musica. Viene poi riproposta nel 2011 presso l'Hotel Corno Nero ad Aldino in provincia di Bolzano. Nell'autunno del 2010 nasce il desiderio di rinforzare il gruppo di majorettes/tamburiste per completare l'organico di sfilata avendo acquistato nel 2007 dei pon pon con i colori della banda.
Nella primavera 2011 viene istituita all'interno della scuola musicale una banda composta dagli allievi delle bande aderenti alla scuola, chiamata “Il Diapason Wind Band”, che si esibisce ad Aldeno a fine corsi e in aprile in Repubblica Ceca.
Quest'anno la banda era presente alla mostra del volontariato a Cles presso il palazzo Assessorile. Si è esibita a Fondo all'interno di uno dei molteplici eventi in programma per festeggiare l'anno del volontariato, perchè è proprio grazie al volontariato di tantissime persone che questa associazione è nata, cresciuta e va incontro al futuro fiduciosa di riuscire ad aggregare persone con la passione della musica e della tradizione.
In occasione del centocinquantenario dell'Unità d'Italia
il Corpo Bandistico di Coredo è stato riconosciuto quale
“GRUPPO DI MUSICA POPOLARE E AMATORIALE DI INTERESSE NAZIONALE”
Quest'anno il Corpo bandistico di Coredo conta:
93 ASSOCIATI
43 BANDISTI
9 TAMBURISTE E MAJORETTES
45 ALLIEVI.
1 SOCIO ONORARIO: PROF. FAUSTO RIZZARDI
IL DIRETTIVO ATTUALE:
PRESIDENTE VICE PRESIDENTE CASSIERE SEGRETARIO RESPONSABILE COSTUMI RESPONSABILE TAMBURISTE MEMBRI RAPPRESENTATE VVF MAESTRA RESPONSABILE PULIZIE RESPONSABILE CORSI RAPPRESENTANTE GIOVANI REVISORI DEI CONTI REVISORI DEI CONTI |
MASSIMO MASCOTTI MARCO MALFATTI MARCO MALFATTI SILVIA BRENTARI VALENTINA ALLOTTI LUCIA WIDMANN MORENO MARINCONZ MARCO INAMA MORENO PRANTIL MARIO MARINCONZ ROSANNA LORENZONI MICAELA WIDMANN FRANCESCA BRENTARI ELISA DALLATINA SILVIA PURIN LINO RIZZARDI |
Ricordiamo che Claudio Purin è l'unico componente del vecchio organico presente nel 1976 che durante questi 35 anni è stato un bandista, in diverse occasioni membro del Direttivo, Revisore dei conti, Presidente e Cassiere.
Attualmente le bande in Trentino sono 86 che coinvolgono 6.156 associati di cui 3.184 allievi.
Si ringraziano i soci fondatori, i membri del primo direttivo e i bandisti che nel 1976 hanno creduto nella musica e nella tradizione paesana dando vita a questa associazione.
Si ringraziano tutti coloro, soci, bandisti, allievi, presidenti, maestri, membri dei direttivi, sostenitori e famiglie che hanno collaborato a costruire la storia del Corpo Bandistico di Coredo.
Si ringraziano tutte le amministrazioni comunali soprattutto di Coredo ma anche degli altri comuni dell'altopiano della Predaia, la Cassa Rurale d'Anaunia, l'Assessorato alla Cultura Provinciale che hanno creduto nella banda e che ci hanno sostenuto e che ci sostengono tutt'ora economicamente.
Si ringraziano tutte le associazioni di volontariato che hanno collaborato con la banda in questi 35 anni con l'augurio che anche in futuro si possa proseguire in armonia.
© Corpo Bandistico di Coredo - 2017